martedì, aprile 18, 2006

"...non sono più io che vivo..."



Albrecht Duerer, Selbstbildnis in Pelzrock (Autoritratto con pelliccia), Bayerische Staatsgemaeldessammlungen Muenchen, 1500

Nel grande Giubileo del 1500, Albrecht Duerer si reca a Roma. Come pellegrino giunge alla Basilica Patriarcale di San Pietro per adorare la reliquia più importante di N.S. Gesù Cristo, il "Volto Santo" o la cosidetta "Veronica". Nel guardare questa immagine prodotta "non da mani d'uomo" (acheropita), resta impressionato e tornando in patria dipinge questo autoritratto con i suoi propri colori come è scritto sul dipinto, raffigurandosi come un "altro Cristo", i due lati del volto distinti l'uno dall'altro, gli occhi fissi ma che sembrano guardare ovunque (il cosidetto Panepopte colui che vede tutto, che è Cristo) i capelli lunghi e tre ciocche sulla fronte come in tutte le immagini del volto di Cristo, ma soprattutto con la Veronica romana.

E' però soprattutto interessante notare come un pittore possa rappresentare se stesso non a parole ma con colori la frase di San Paolo "non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me"(Gal 2,20)

1 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Mi interessa la distinzione dei due lati del volto e mi incuriosisce il significato che può avere.
Inoltre mi stupisce che, nonostante la "sproporzione" dell'asimmetria dei due lati del volto, l'immagine risulti ugualmente bella, producendo una misteriosa attrattiva... quasi generasse una provocazione interiore penetrando in profondità.

4/21/2006 9:15 AM  

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